LINEE CURVE - LA SCHIAVITU' DEL CERCHIO

due mostre di Maraboshi
La Spezia - 22 marzo e 24 marzo 2003


Inaugurazione di due mostre di MARABOSHI a La Spezia

e conferenza del Prof. RUGGERO PIERANTONI

Sabato 22 marzo 2003 ore 18.00 - Portrait Cafè - Via Rattazzi 25
si inaugurerà la mostra dal titolo
LINEE CURVE

La mostra durerà 14 giorni e sarà composta da quattro lavori di segno grafico su tela
Le dimensioni dei lavori esposti saranno circa di cm.150 x 100

Il segno grafico e la conseguente occupazione dello spazio che deriva dalla sua estensione, potrebbe collocarsi (non come intenzione dell'autore ma come amore sedimentato e mai espresso) vicino alle linee-forza di Dorazio e (per la reiterazione di un gesto apparentemente semplice che crea un senso spazialistico) vicino a Capogrossi

Lunedì 24 marzo 2003 ore 17.00 - "Contrappunto" - Libri e Musica - Via Galilei 17
si inaugurerà la mostra dal titolo
LA SCHIAVITU' DEL CERCHIO

La mostra durerà 14 giorni e sarà composta da 14 lavori su carta e su tela
Le dimensioni dei lavori esposti variano fra cm.40x50 e cm.20x30

Tentata purezza del gesto unico che forma la figura circolare a dispetto di qualsiasi costruzione estetica articolata.

Evento di rilievo che avrà luogo il 24 marzo alle ore 21.00 presso il "Contrappunto" sarà la conferenza del Professor RUGGERO PIERANTONI (biofisico e percettologo) intitolata: "Passione e Morte del Cerchio"

Alcune estrapolazioni per meglio inquadrare l'argomento trattato:

"Tutto il mondo di Cartesio è sostanzialmente un succedersi di moti dovuti solo alla volontà di Dio che dal momento stesso in cui ha creato la materia l'ha anche dotata di moto. Tutta la storia dell'universo è una sorta di estrapolazione dinamica dell'istante della creazione..."

"Il problema concettuale non è solo quello di una velocità "mostruosa" ma di una forza "mostruosa" essa pure. Tale cioè da non poterglisi opporre nessun concepibile vincolo o catena o anello che impedisca a tutte le stelle di disperdersi. E poi dove, se l'universo termina con esse?..."

"Cartesio trova la risposta al problema osservando i vortici che i fiumi formano a valle dei piloni dei ponti. L'acqua sorpassa l'ostacolo ma esso induce un moto circolare, un'autonoma galassia vorticante che si distacca dal luogo d'origine e se ne va via galleggiando e rotando..."

"A parte il valore storico della teoria dei vortici resta un fatto importante: graficamente il cerchio viene sostituito dalla spirale. L'immobilità perenne delle circonferenze si apre almeno in un punto e questo induce tutto il sistema a rotare..."

"La base per la relatività dei moti rimanda al caso banale ma costante che sino a questo momento le persone, nella loro vita comune, hanno assunto sè stessi, il proprio corpo, come centro di un sistema di riferimento. Meglio, non lo hanno mai assunto, non ci hanno mai pensato..."


RUGGERO PIERANTONI (Roma 1934) Biofisico e percettologo.

Si è specializzato presso il Max-Planck Institut di Tubinga e il California Institute of Technology di Pasadena.
Ha lavorato presso l'Università della California di Los Angeles e l'Università di Calgary ( Canada).
Ha insegnato percezione presso le Università di Toronto e Philadelphia.

Fra le sue pubblicazioni per Bollati-Boringhieri:
"Riconoscere e comunicare i messaggi biologici" (1977)
"L'occhio e l'idea:fisiologia e storia della visione" (1981)
"Monologo sulle stelle: forme della luce..." (1994)
"Segesta domani" (1990)

Per Laterza:
"La trottola di Prometeo: introduzione alla percezione acustica e visiva" (1996)

Per Einaudi:
"Verità a bassissima definizione: critica e percezione del quotidiano" (1998).



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