Le edizioni passate hanno ottenuto
Patronato del Presidente della Repubblica
Patrocinio del Presidente del Consiglio dei Ministri
sostegno e patrocinio di
Regione Toscana - Comune di Fivizzano
Provincia di Massa Carrara - Comune di Carrara
A.P.T. Massa Carrara - Comunità Montana della Lunigiana
Consorzio di Valorizzazione Cerreto Laghi (Reggio Emilia)
Associazione degli Industriali della Provincia di Massa Carrara
Ente Poste Italiane
collaborazione di
Il Porrovio - Empoli
Biblioteca Franco Serantini - Pisa
Mani Tese - Lucca
Gruppo Internazionale di Lavoro - Pisa
Associazione Valdarnese di Solidarietà col Popolo Saharawi - Montevarchi
Forum per i problemi della Pace e della Guerra - Firenze
Socìetas Raffaello Sanzio - Cesena
e
Futur Anterieur - Parigi, Francia
Chimères - Parigi, Francia
Fondazione Gorbaciov - Mosca, Russia
Associazione di Studi Teatrali - Atene, Grecia
Accademia delle Scienze di Russia - Mosca, Russia
Fundación Gustavo Bueno - Oviedo, Spagna
Fundación Ortiz - La Habana, Cuba
Comunicare fa male: per eccesso informativo e saturazione tecnologica; per trasmissione
unilaterale e deresponsabilizzante di norme, decisioni e provvedimenti "democratici";
per omologazione delle occasioni pubbliche di "espressione" qualunquista e spettacolarizzata.
La resistenza al presente invocata dal filosofo Gilles Deleuze si configura innanzitutto
come preciso rifiuto della vaghezza conformista di un concetto e di una prassi individuale
e sociale che potremmo indicare col termine generico di "comunicazione", intesa come marketing
aziendale e mediatico. Ma comunicare fa male anche se inteso come esigenza autentica di
ascolto e capacità di accogliere l'altro da sé. Il "male", in questo caso, indica la rottura
di rigide identità soggettive e culturali, di abitudini ed opinioni preconcette, e
rappresenta, paradossalmente, il principio vitale che costituisce la fase più avventurosa e
rimossa nella formazione del soggetto: la curiosità e il piacere caratteristici del bambino
nei processi conoscitivi, affettivi e relazionali. Le dinamiche sociali (famiglia, scuola,
lavoro, "tempo libero"), che dovrebbero stimolare il recupero continuo di questa dimensione
comunicativa originaria - lo stupore della scoperta e il lavoro giocoso della ricerca -, spesso
per comodità, interesse, paura ed ipocrisia la soffocano e reprimono, giudicando ingenua o
pericolosa la spontaneità espansiva e polimorfa del desiderio.
"Spero credo che non verrà mai per me l'infame buonsenso", scriveva nei suoi ultimi giorni
Vladimir Majakovskij, ravvisando nel 'luogo comune' della routine - sociale, sentimentale,
culturale - la radice di ogni microfascismo quotidiano: la vita si intiepidisce in
rassegnazione e apologia, l'arte e il pensiero si riducono ad innocuo e "professionale"
décor delle logiche di mercato.
Il programma di quest'anno sarà caratterizzato da un serie di variazioni - dai laboratori
produttivi ai seminari aperti - attorno al tema della violenza.
Mercoledì 7 giugno, 'fuori programma', avrà luogo un incontro con Samuel Ruiz, ex Vescovo
di San Cristobal de Las Casas, sulla situazione del Chiapas e i possibili sviluppi della
rivolta zapatista nell'imminenza delle elezioni politiche e amministrative messicane.
Il Gruppo Eliogabalo parteciperà anche ai Campus sulle Culture della Parola e della
Scrittura e sulle Culture dell'Abitare organizzati dalla Regione Toscana nel contesto
del progetto Porto Franco. I giorni 3 e 4 agosto il Campus sulle Culture della Parola
e della Scrittura di Porto Franco farà tappa anche a Fivizzano.
Negli ultimi mesi dell'anno 2000 è previsto inoltre un ampliamento del percorso di
Comunicare fa male con un'iniziativa dedicata a figure del pensiero femminile e a
laboratori di produzione cinematografica intitolata Del pensiero inutile, che si svolgerà
a Viareggio.
COMUNICARE FA MALE - 5ª edizione
Fivizzano, 7 giugno, 19-23 luglio, 21-25 agosto 2000
Programma della manifestazione
mercoledì 7 giugno
ore 10.00
Incontro con Samuel Ruiz (Ex Vescovo di San Cristòbal de Las Casas - Messico)
La situazione attuale del Chiapas e della rivolta zapatista nell'imminenza delle elezioni messicane
video realizzati dal gruppo eliogabalo con le Scuole Elementari - "La Crociata dei bambini", 1998
ore 11.00
CINEMA - IL CARATTERE DISTRUTTIVO
Cane di paglia di Sam Peckinpah
ore 16.00
CINEMA - IL CARATTERE DISTRUTTIVO
Un condannato a morte è fuggito di Robert Bresson
ore 18.00
CINEMA - IL CARATTERE DISTRUTTIVO
Naked di Mike Leigh
ore 22.00
MACBETH
spettacolo teatrale di e con Andrea de Luca - realizzato dal gruppo eliogabalo
venerdì 21 luglio
ore 9.30
CINEMA - IL CARATTERE DISTRUTTIVO
La polveriera di Goran Paskalijevic
ore 11.30
SEMINARIO GILLES DELEUZE
C comme Culture - tratto da Abécédaire di Gilles Deleuze con Claire Parnet
a seguire
Presentazione della traduzione italiana de "La polveriera" di DEJAN DUKOWSKI
a cura di CHRISTINA ZONIOU e ALESSIA TODESCHINI
con la mise en espace di una scena tratta dal testo
LA STORIA È UN INCUBO DAL QUALE STO CERCANDO DI SVEGLIARMI
Garage Olimpo di Marco Bechis
a seguire
incontro con Marco Bechis
sabato 22 luglio
ore 9.30
CINEMA - IL CARATTERE DISTRUTTIVO
Alambrado di Marco Bechis
ore 11.30
SEMINARIO GILLES DELEUZE
A comme Animal - tratto da Abécédaire di Gilles Deleuze con Claire Parnet
a seguire
"Ballata del mattatoio" incontro con il gruppo eliogabalo
ore 16.00
CINEMA - IL CARATTERE DISTRUTTIVO
Muhammad Alì - Quando eravamo re di Leon Gast
ore 18.00
PROGETTO "LA CROCIATA DEI BAMBINI"
video realizzati dal gruppo eliogabalo con le Scuole Elementari - "Le porte del paradiso", 1999 - "Terra bianca", 1999
ore 22.00
LA STORIA È UN INCUBO DAL QUALE STO CERCANDO DI SVEGLIARMI
Un erore borghese di Michele Placido
domenica 23 luglio
ore 9.00
CINEMA - IL CARATTERE DISTRUTTIVO
Memorias del subdesarrollo di Tomàs Gutiérrez Alea
a seguire
un intervento di ROBERTO BERTONCINI
ore 11.30
SEMINARIO GILLES DELEUZE
J comme Joie - tratto da Abécédaire di Gilles Deleuze con Claire Parnet
a seguire
"Capitalismo e schizofrenia" incontro con RODRIGO A. RIVAS
CUBA È UN'ISOLA?
ORE 15.30
"Gli effetti della globalizzazione economica" incontro con FRANCESCO TANINI
ORE 16.45
"Gli effetti dell'embargo" incontro con JOSÉ MATOS
ORE 18.00
"L'anima del caimano. Tradizione ed innovazione nella letteratura cubana" incontro con DANILO MANERA
ORE 22.00
"Svegliare l'uomo che va al patibolo. Letteratura e realtà dopo la Rivoluzione" incontro con MIGUEL BARNET
21-25 agosto
SEMINARIO SULLA VIOLENZA
a numero chiuso, gratuito, ca. 16 partecipanti
coordinato da Manuela Galbiati e Gabriele Santini
(+ replica spettacoli teatrali)
TERRA DI PASSAGGIO - 2ª edizione
Fivizzano e Casola, maggio-settembre 2000
Programma dei laboratori
1 maggio - 15 luglio
LABORATORIO TEATRO
Come rasoi aperti
Laboratorio di produzione del gruppo eliogabalo
a cura di Andrea de Luca e Federico Nobili
19 - 21 luglio
LABORATORIO CINEMA
Cinema Teatro Violenza
Laboratorio con MARCO BECHIS
articolato su tre livelli - lavoro sull'improvvisazione, conversazione su esperienze di
cinema e teatro considerate nel loro nesso con la violenza, sintesi finale
con realizzazione di un documento filmato - sarà condotto dal regista di Garage Olimpo
Per iscrizioni, rivolgersi al gruppo eliogabalo
21 - 25 agosto
LABORATORIO VIDEO
Ritratto di Antonio Moresco
Conversazioni e letture con ANTONIO MORESCO, documentate durante il "Seminario
sulla violenza"
Laboratorio di produzione del gruppo eliogabalo
a cura di Federico Nobili
1 - 15 settembre
LABORATORIO VIDEO
Amleto
Dallo spettacolo teatrale "Amleto - La veemente esteriorità della morte di un mollusco"
Con Paolo Tonti, regia di Romeo Castellucci, realizzato dalla Socìetas Raffaello Sanzio
Laboratorio di post-produzione del gruppo eliogabalo
a cura di Davide Bini e Federico Nobili
1 - 15 settembre
LABORATORIO VIDEO
La parola - Samuel Ruiz e la rivolta indigena in Chiapas
Documentazione del viaggio in Toscana di Samuel Ruiz, Vescovo emerito di San Cristóbal de
las Casas, Chiapas - Messico
7-9 giugno 2000 - Fivizzano, Pisa, Firenze, Vignole (PT), Lucca
Da un'iniziativa del Gruppo Mani Tese di Lucca, coordinata da Aldo Zanchetta
Laboratorio di post-produzione del gruppo eliogabalo
a cura di Fabio Ferracane e Federico Nobili
I LUOGHI
Comunicare fa male
Fivizzano:
Giardino dell'ex-Convento degli Agostiniani
Sala congressi Pubblica Assistenza Avis
Sala della Società Operaia (per seminario a numero chiuso)
Ex-Mattatoio Comunale
Seminario sulla violenza
Fivizzano:
Ex-Convento degli Agostiniani
Terra di passaggio
Fivizzano:
Scuole Elementari "Adolfo Bartoli"
IPOTESI DI PUBBLICAZIONI
Ultravioletto
Volume collettivo, a cura di Benedetto Gusano
In collaborazione con "Il Porrovio" - Empoli
Comunicare fa male
Atti delle edizioni 1996-2000
Marco Bechis, nato in Cile nel 1955 da padre italiano e madre cilena, dal 1956 vive
in Argentina, a Buenos Aires, dove, finite le scuole superiori, decide di andare a insegnare
e svolgere attività politica nelle zone più povere del paese come ‘maestro rurale'.
A 22 anni viene arrestato da militari in borghese e condotto nel cosiddetto "Club Atletico",
uno dei 365 campi di concentramento nei quali, durante la dittatura, sono state fatte
‘scomparire' circa trentamila persone. Lì viene torturato per circa tre mesi. Grazie a
forti pressioni sollecitate dalla famiglia, già da anni rientrata in Italia, viene liberato
e fa ritorno in Italia. Fotografo, videoartista, nel 1991 dirige il suo primo lungometraggio,
"Alambrado". Nel 1999 è regista di "Garage Olimpo", coproduzione italo-franco-argentina,
presentato nella selezione ufficiale di Cannes.
"In 'Garage Olimpo' ho voluto raccontare la storia dei desaparecidos di venti anni fa come
se avvenisse oggi, in qualche parte del mondo. Sul set c'erano sopravvissuti, madri e figli
di disaparecidos, che osservavano in silenzio. L'attore necessariamente si è dovuto calare
in una situazione che non era quella a cui è abituato per professione. Ho girato in modo
sequenziale. Gli attori non hanno letto mai la sceneggiatura intera, ricevevano giorno
per giorno le scene da girare. Volevo che si concentrassero sul qui e ora, su chi erano
e non sull'intero arco del loro personaggio, che li avrebbe messi inevitabilmente in una
prospettiva più speculativa. Se la domanda è: la violenza si può rappresentare? La risposta
è: la violenza non si può rappresentare perché è soggettiva. Non c'è alcuna oggettività
nella violenza. Quindi: come fare con un mezzo come il cinema a raccontare qualcosa di così
intimo? Una donna sopravvissuta a un lungo periodo di detenzione e tortura disse un giorno
a qualcuno che le chiedeva cosa le avevano fatto: 'Di certe cose parlo soltanto con le
mie piante'. Questa risposta mi ha accompagnato sempre, dalla scrittura al montaggio."
Marco Bechis