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Davide Bini Monitor, computer

Confusione: è lo stato d'animo che segna quotidiamente la sua esistenza.
Si consola con il fatto che qualcuno tempo fa disse "c'è una grande confusione sotto il cielo, la situazione è eccellente".
Dopo Auguste e Louis Lumière, "Gli uccelli" di Alfred Hitchcock e "La mia notte con Maud" di Éric Rohmer pensa che sia inutile continuare a narrare con le immagini e i suoni, ma è l'unica faccenda che gli fa passare il tempo in maniera accettabile.

Alessandro Venturi Numeri, secondo monitor, computer

Cinema come sogno, fantasia, approdo, partenza. Ossessione della perfezione.
Quando però si rende conto che non siamo "a lavoro" capisce che impegno e volontà non bastano.
Dunque si rifugia nella vita... Ma siamo solo al capolinea...

Federico Nobili Numeri, monitor, agitazione

una donna l'ha generato e tutte le altre incontrate, belle, lo hanno degenerato
voce rumori immagini li beve e ne è bevuto come un mare disgraziato
ama la rima - suo modo di danzare - e combina guai anche se vorrebbe solo dormire
il grande sonno
il suo film preferito

Fabio Bianchi Macchina da scrivere, monitor, computer

Se scrivere per l'audiovisivo è il ripiego dello scrittore fallito lui ci si è messo comodo comodo, con tanto di divano, tabacco e delirio.
Difficile stanarlo, servono grande impegno ed un bel sogno.

Daniele Riccioni Macchina da scrivere, monitor, computer

Da un suo cortometraggio prende il nome la sezione audiovisivi dell'associazione.
Quando scrive pensa che starebbe più comodo dietro la macchina da presa. Quando è sul set rimpiange l'unica compagnia del suo computer.
Rincorre le idee dalle quali però spesso fugge.
Il giorno che si sentirà a suo agio ovunque smetterà di pensare.

Luca Belluccini Macchina da presa, luci e ombre

Dardenniano di nascita, hanekiano d'adozione.
La sua ossessione più grande? Non essere mai fuori linguaggio.
Il suo abito più comodo l'ha disegnato e cucito Marshall McLuhan: “il medium è il messaggio e il massaggio è il medium”.

Alessandro Bronzini Videocamera, computer

In passato era video-operaio in una striminzita emittente televisiva, poi decide di diventare artigiano dell'audiovisivo, appropriandosi (con finanziamento) dei mezzi di produzione. Diventa così schiavo delle banche. Spartacus potrebbe essere il film preferito, ma in realtà preferisce tutti gli altri di Kubrick

Simone Ruscitti Videocamera, post-produzione, grafica, siti web

Il più giovane del gruppo. Ballerino dall'età di 6 anni.
L'ordine è la sua "ossessione".